Gian Antonio Stella è nato ad Asolo, in provincia di Treviso, dove il padre professore di filosofia e la madre maestra elementare insegnavano, ma la sua famiglia è originaria di Asiago e lui stesso si considera un asiaghese nato casualmente altrove. Cresciuto a Vicenza, ha frequentato il Liceo Ginnasio Antonio Pigafetta. Entrato al Corriere dinformazione nellestate 1975, è da diversi anni inviato ed editorialista del Corriere della Sera, dopo essersi occupato di cronaca romana ed interni ed essere stato a lungo inviato nel Nord Est. Scrive di politica, cronaca, cultura e costume. Ha vinto numerosi premi giornalistici, tra cui lÈ giornalismo, il Barzini, il Premiolino, lIschia, il Saint Vincent per la saggistica e, insieme con Sergio Rizzo, nel 2008, il premio internazionale Columnistas del mundo vinto in passato dal francese Bernard-Henri Lévy, dallindiana Arundhati Roy, dallamericano Seymour Hersh, dallo spagnolo Fernando Savater, dalla persiana-americana Christiane Amanpour. Tra i suoi libri più famosi LOrda, quando gli albanesi eravamo noi sulla xenofobia sofferta dagli emigrati italiani,La casta. Così i politici italiani sono diventati intoccabili (scritto con Sergio Rizzo), che con oltre un milione e trecentomila copie vendute è stato uno dei saggi più venduti di sempre, La Deriva. Perché lItalia rischia il naufragio (ancora con Rizzo) sulla decadenza di un paese che da troppo tempo non crede più in se stesso, nel futuro e nei giovani. Tra i romanzi, Il maestro magro, La bambina, il pugile, il canguro e Carmine pascià, che nacque buttero e morì beduino.