Bulli e vittime: chi è davvero il più debole? Capire le ragioni di buoni e cattivi per fronteggiare un fenomeno allarmante. E aiutare i nostri ragazzi, a scuola come in famiglia, senza emarginare nessuno. L'aggressività fa parte della natura umana, ma la violenza può essere tenuta sotto controllo fin dall'infanzia. È questa la tesi da cui parte Anna Oliverio Ferraris, psicoioga e psicoterapeuta, per affrontare il tema del bullismo giovanile, un fenomeno tornato con prepotenza alla ribalta per la sua crescente diffusione. Che si tratti di ragazzini cresciuti in quartieri degradati, o in famiglie problematiche, o con difficoltà di apprendimento, la società intera non può ignorarli perché dietro la loro violenza c'è sempre un messaggio da decifrare. Agli adulti il compito di leggere e tradurre questi segnali "in codice". E, missione ancora più ardua, di trovare risposte e soluzioni. Come salvare tutti i bambini, aggressori e aggrediti? Piccoli bulli crescono offre ai genitori e agli insegnanti uno strumento in più per comprendere e intervenire. Una guida pratica che riscopre e valorizza lo sport, la musica, l'arte, come risorse per stimolare nei bambini l'amore di sé, il piacere della sfida, il rispetto per gli altri. Ma suggerisce anche un metodo per farsi ascoltare: punendo, quando è indispensabile, con autorevolezza, accettando la scommessa più importante che gli adulti sono chiamati ad affrontare. Dimostrare alle giovani generazioni che il mondo non appartiene ai violenti. È il solo modo per aiutare tutti quanti, vittime e bulli, a diventare cittadini del futuro, e per dare a questi bambini il regalo più prezioso che ci sia: un ideale di bellezza, di armonia e di giustizia in cui credere. Indice - Sommario Introduzione PRIMA PARTE: IL PROBLEMA 1. Il fascino della violenza 2. Il visibile e l'invisibile 3. Studi e teorie SECONDA PARTE: PREVENZIONE E INTERVENTI 4. La prevenzione inizia in famiglia 5. Violenze e bullismo a scuola Appendice. Giochi sociali