Casa editrice: Salani
IL LIBRO Millecinquecento anni dopo la sua morte, a Siviglia, Cristo torna sulla terra. Cammina per le strade della città spagnola dove, alla presenza di tutti i cittadini, il cardinale Grande Inquisitore sta consegnando al rogo un centinaìo di eretici. Il suo arrivo è silenzioso, oppure il popolo lo riconosce, lo circonda, è pronto a seguirlo. Ma in quel momento il Grande Inquisitore attraversa la piazza, si terma a guardare la folla, incupito. Poi ordina alle sue guardie di catturare Cristo e rinchiuderlo in prigione. Nelloscurità del carcere, il vecchio e potente ministro della Chiesa pronuncia contro il Messia un fortissimo atto daccusa, condannandolo a morta. In questo episodio dalla dignità autonoma dei Fratelli Karamazov Fëdor Dostoevskij afferma il proprio pensiero filosofico-religioso: la libertà dellessere umano si basa su una fede senza dogmi e miracoli, senza gerarchie e autorità, contrapposta alla dottrina che in nome di un mandato superiore e indiscutibile sottrae agli uomini la consapevolezza di sé e il libero arbitrio. Sulla straordinaria attualità di questa riflessione si incentra il saggio di Gherardo Colombo, Il peso della libertà: la massima sofferenza delluomo sta infatti in questa contraddizione, vivere divise tra il desiderio di una tutela che lo sollevi dal tormento del decidere e laspirazione alla libertà individuale. Un conflitto che coinvolge tutti i popoli, in tutte le epoche, più che mai cruciale nella modernità. I GIUDIZI "I fratelli Karamazov è il romanzo più grandioso che mai sia stato scritto, lepisodio del Grande inquisitore è uno dei vertici della letteratura universale, un capitolo di bellezza inestimabile." Sigmund Freud UN BRANO "Proprio in quel momento, allimprovviso, attraversa la piazza, accanto alla cattedrale, il cardinale, il Grande Inquisitore in persona. E un vecchio sui novantanni, alto e diritto, con un volto scarno e occhi incavati da cui tuttavia si sprigiona ancora, quasi una scintilla infuocata, un lucente bagliore. Oh, non indossa i sontuosi paramenti cardinalizi in cui si pavoneggiava ieri dinanzi al popolo mentre venivano bruciati i nemici della fede di Roma no, ora è coperto soltanto dal vecchio, rozzo saio monastico. A distanza lo seguono i suoi tetri coadiutori, i servi, la 'sacra' guardia. Si ferma di fronte alla folla, osserva da lontano. Ha visto tutto..." L'AUTORE Fëdor Michajlovič Dostoevskij nacque a Mosca l11 novembre 1821. Scrittore e pensatore, è considerato uno dei maggiori letterati russi dellepoca moderna. Tra il 1844 e il 1880 scrisse quattordici romanzi tra cui capolavori come Il giocatore, Delitto e castigo, Lidiota, I demoni e I fratelli Karamazov, molti racconti tra cui Le notti bianche, e il saggio Diario di uno scrittore. Morì a San Pietroburgo nel 1881. Gherardo Colombo, dimessosi dalla magistratura nel 2007, è noto per aver condotto o contribuito a condurre inchieste importanti sul crimine organizzato, la corruzione e la mafia. Oggi è presidente della casa editrice Garzanti. I suoi ultimi libri sono Il vizio della memoria e Sulle regole (Feltrinelli) oltre a Ameni inganni (Garzanti). Per Salani ha pubblicato con Anna Sarfatti Sei Stato tu? La Costituzione attraverso le domande dei bambini. Serena Vitale è nata a Brindisi e vive a Milano. Ha vissuto a Mosca e a Praga, e dal 1972 insegna Lingua e Letteratura russa. Consulente editoriale, critica letteraria, ha tradotto migliaia di pagine dal ceco e dal russo. Tra i suoi libri: Il bottone di Pukin (Adelphi), La casa di ghiaccio e Limbroglio del turbante (Mondadori). Per Salani ha pubblicato Gatti in crisi didentità.