Casa editrice: Feltrinelli
Ho lasciato la magistratura da quasi quattro anni perché mi sono reso conto che è sostanzialmente impossibile andare verso la realizzazione della giustizia senza risolvere i molti problemi esistenti nel rapporto tra i cittadini e le regole. Ho deciso perciò di dedicarmi allapprofondimento del tema, cosa che faccio incontrando ragazzi (soprattutto) e adulti per approfondire la relazione personale che ciascuno di noi ha con le regole. In questi quattro anni ho partecipato a oltre 1.000 incontri con scuole elementari, medie, superiori e con università; mi sono confrontato con oltre 200.000 ragazzi; ho partecipato a circa 400 incontri con adulti, vedendone complessivamente più di 60.000. Con loro parlo di Giustizia, di regole e di leggi cercando di evidenziare quali sono gli aspetti pratici che coinvolgono ciascuno quotidianamente con queste. Parlo del contenuto delle regole, che può dar loro la più diversa valenza, mi addentro nella Costituzione, nel suo presupposto (la pari dignità delle persone), nelle sue conseguenze. Parlo di sanzioni che aiutino a riparare invece che a emarginare, parlo di società verticali, gerarchiche, e orizzontali, paritarie, e delle loro conseguenze sulla vita delle persone. Cerco di stimolare la riflessione sulle scelte, sulla necessità di assumersi le proprie responsabilità e, infine, sulla necessità dellimpegno personale per modificare la cultura comune ancora così imbevuta dellidea che la discriminazione sia positiva.