Cristoforo Gorno e Mario Tozzi

Cristoforo Gorno Condividi su Facebook

presentano il libro Nelle mani di un Dio qualunque

sabato 23 luglio 2011 h. 21.30
Rovigo

Casa editrice: Aliberti editore

NELLE MANI DI UN DIO QUALUNQUE di Cristoforo Gorno «Alcuni dicono che è bello tutto questo roteare, tutto questo nascere e sparire. Che è necessario, che deve essere così, e che dio quando ha aperto gli occhi ha fatto bene, ma io non ne sono sicuro. Ho visto dio quando avevo sette anni». Il libro “Gli dei delle guerre giocano a dadi come ai tempi di Troia” «Picaresco, affollato, epico, sfaccettato. E veloce, con i suoi frequenti cambi di scena. Cristoforo Gorno all’esordio narrativo con un romanzo-mondo fuori da ogni tendenza». Camilla Baresani «Una storia di grande intensità emotiva, una prosa suggestiva e raffinata, una vicenda sospesa fra realtà e sogno» . Valerio Massimo Manfredi «Dioniso, Apollo, Artemide e tutti gli altri. Chi ha mai detto che la storia la fanno gli uomini? Gli dei non solo non sono morti, ma ci sono stati accanto in tutto il Novecento. Gorno ci racconta come, dove, e quanto. E ci accorgiamo di essere testimoni e protagonisti di un’epica, come se la vita reale tornasse a essere letteratura». David Riondino C’è Piera, che prima si chiamava Samira, che ha sposato Pepe, che ha salvato un circo, che ha nascosto un cardinale, che ha un tesoro, che fa diventare ricca la marchesa, che è sorella di un poliziotto, che arresta Micio, che è un brigatista drogato e innocente. Ma prima di tutti c’è Angelino, che quando è bambino, nel 1966, va in Grecia con lo zio archeologo, e ha una visione: vede che dio, se c’è, non è amore. Come in una filastrocca per bimbi, i personaggi di Nelle mani di un dio qualunque si susseguono, si incrociano, si ritrovano, si abbandonano per non rivedersi mai più, in un arco di tempo che va dalla seconda guerra mondiale alla contemporaneità, dall’Italia, alla Grecia, alla Russia, ai Caraibi, alla Bosnia, all’Afghanistan. Tutti quanti, cardinali, poliziotti, fanciulle innamorate, acrobati del circo, si muovono nella filigrana della grande Storia, che a volte li premia, a volte li punisce, ma in questo loro attraversare eventi imprevedibili e giganteschi, non sono soli. Ad accompagnarli ci sono gli dei del mito greco, che presiedono ai fatti, ognuno con la sua funzione: Apollo, la visione, Demetra, la madre, Zeus, la legge, Dioniso, l’estasi, Atena, il sapere, Afrodite, l’amore, e tutti gli altri, simboli dell’incrocio caotico tra le vicende individuali e quelle collettive. Dodici storie che si intrecciano, dodici divinità, per raccontare il passare dello spazio e del tempo. Dalla stessa collana

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