Casa editrice: Bur
Libera scienza in libero Stato La scarsa considerazione che la nostra classe politica riserva allistruzione, alluniversità e alla ricerca è la conseguenza del basso livello culturale della maggioranza dei parlamentari. Margherita Hack In Italia la ricerca sembra non voler proprio funzionare: siamo agli ultimi posti dEuropa negli studi scientifici, mentre i giovani talentuosi fuggono allestero cercando condizioni migliori. A rallentarci ci sono problemi culturali e strutturali. Da un lato battaglie come quella sulle staminali dimostrano linfluenza della Chiesa nella gestione di un Paese che si professa laico. Dallaltro lato ci si mette lo Stato: i governi di destra come di sinistra hanno tagliato i fondi, sprecato le risorse, ingarbugliato le carriere accademiche senza trovare soluzioni. Tutti decantano limportanza dellinnovazione, ma chi dovrebbe garantirci il progresso viene quotidianamente ostacolato: concorsi macchinosi, stipendi da fame, precariato a vita. Margherita Hack affronta con competenza una questione delicata, di cui tanti parlano senza conoscenze: le riforme di diversi governi, gli errori ricorrenti, le molte incongruenze. Ma non tralascia quanto di buono è stato fatto, e propone idee concrete per camminare verso il miglioramento. La speranza è di evitare che i troppi medici al capezzale delluniversità malata finiscano con lammazzarla. Margherita Hack, astrofisica e intellettuale di fama mondiale, è membro delle più rinomate società fisiche e astronomiche, dellAccademia dei Lincei e dal 2002 è presidente onorario dellUnione degli atei e degli agnostici razionalisti.