Casa editrice: Feltrinelli
Paolo Rumiz ha disceso, esplorato, "ascoltato" il fiume Po in occasione di un reportage per "la Repubblica" e per un film documentario (girato da Scillitani) già uscito insieme al giornale. Dall'immenso materiale raccolto è uscito un racconto che conferma lo sguardo prensile, la scrittura ispirata e mobile, la capacità di visione di Paolo Rumiz. La sua famigliarità con le vie d'acqua fanno del Po un vero e proprio protagonista, un personaggio che muta con i colori delle terre e dei fondali, con le psicologie della gente che ci vive, ci lavora, o semplicemente lo scruta. E poi ci sono gli incontri con il "popolo" del fiume, ma anche con personalità legate dall'amore per il Po come il canoista Flavio Mainardi, l'esploratore Pierluigi Bellavite, lo skipper Flavio Fiori, lo scrittore Valerio Varesi e l'amico Francesco Guccini. Il Po è lì, maestoso e umile, minaccioso e placido, ulcerato dai disastri ambientali ma anche resistente e cocciuto come una divinità antica.