Massimo Carlotto

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presenta il libro Le vendicatrici- Eva

mercoledì 11 settembre 2013 h. 18.00
Mestre ( Venezia )

Casa editrice: Einaudi

Se avete amato Ksenia, il primo romanzo del ciclo de Le vendicatrici, il vostro raffinato palato di lettori non potrà che deliziarsi del secondo: Eva. Ma se non avete letto Ksenia potete tranquillamente iniziare da Eva. I romanzi si posso leggere anche senza un ordine preciso. Conta il nome sulla copertina. Ksenia, la siberiana . Eva, la profumiera. Sara, la misteriosa. Luz, la professionista. Ora tocca a Eva, Eva D'Angelo, romana, quarant'anni. Una donna solare, appassionata del suo lavoro, ama il marito Renzo. Ma lui la tradisce. Con le slot machine e con un'altra donna. Melody, giovane e bella. Eva ignora la verità. La scopre quando una mattina si ritrova davanti Melody. Uno scontro da cui esce perdente, provata e ferita. Ma aiutata dalle nostre vendicatrici, riesce a ritrovare il coraggio di mettere insieme i pezzi della propria esistenza, trovando anche il coraggio di affrontare la sua rivale. Melody fa parte del clan criminale dei Mascherano che controlla una zona di Roma. Giovane, violenta ma con la testa piena di sogni, cova la ribellione nei confronti dello zio Serse che vorrebbe darla in sposa a uno dei suoi sottocapi. Il suo amore per Renzo è la prova più alta e coraggiosa del suo rifiuto delle leggi del clan. Eva e Melody. Antagoniste ma unite dal comune destino di condividere un uomo sbagliato. Uno dei tanti che si incontrano nelle pagine di questo romanzo. Uomini che confondono possesso per amore o più semplicemente sono incapaci di rapportarsi alle donne se non con la prepotenza o la violenza. O il tradimento. Ma anche uomini che invece le donne le amano sul serio. Come il commissario Paolo Mattioli che si prende a cuore la vicenda di Eva con straordinaria umanità. I colpi di scena si susseguono tra vittorie e sconfitte. E come sempre le nostre vendicatrici trovano la forza di ribellarsi e di battersi perché sono unite e non rinunciano mai all'amore, all'amicizia, alla solidarietà. Alla dignità. Anche far arrabbiare Eva si rivela una pessima idea.

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